Il Papa in favela Il nome di Varginha per chi non conosce troppo bene la geografia brasiliana potrebbe essere occasione di una micidiale confusione tra la favela di Rio de Janeiro e la omonima cittadina del Minas Gerais, e infatti la Wikipedia in italiano c’è cascata in pieno , annunciando che il 25 luglio sarà quest’ultima a essere visitata da Papa Francesco. Come se il Papa andasse al Quartiere Trieste di Roma e qualcuno segnalasse una visita al capoluogo del Friuli-Venezia Giulia… Distanza a parte, difficile in realtà trovare due realtà più opposte. Ferrara I dilemmi della chiesa tra povertà, riforma e profezia - Lercaro Così il mysterium magnum dei poveri si prese il Vaticano II Maurizio Stefanini 19 LUG 2013
Nome per nome, così da Prodi in poi siamo diventati partner dei kazachi Da qualche giorno, i rapporti italo-kazachi sembrano essere diventati più decisivi di quelli con la Germania o la Francia. Dietro il confuso affaire Shalabayeva gli organi di stampa, tra detto e non detto, fanno sentire l’inconfondibile odore degli affari. Che, si sa, per i nostri moralisti sono sempre sterco del demonio. Ma qual è davvero lo stato dei rapporti economici tra Italia e Kazakistan? Non c’è solo l’Eni. Con quasi un miliardo di interscambio commerciale nel 2012, l’Italia è il secondo partner del Kazakistan in Europa, il sesto al mondo, e secondo paese di destinazione dell’export kazaco dopo la Cina, con un 18 per cento del totale. Maurizio Stefanini 17 LUG 2013
Paesi sudamericani infuriati con l'Europa Niente asilo politico a Snowden in Italia. Il "disguido tecnico" sull'aereo di Morales L’Italia non ha mai voluto bloccare l’aereo di Evo Morales per ragioni politiche: c’è stato semplicemente un disguido tecnico originato dal veto di Portogallo e Francia allo scalo. E' questa la versione che Ministero della Difesa e Farnesina danno al Foglio, a proposito della querelle sul velivolo presidenziale che è rimasto per 14 ore a Vienna, per l’asserito sospetto che ci fosse a bordo Snowden (sulla cui richiesta di asilo ha parlato oggi il ministro Bonino: "L'Italia non lo accoglierà, in gioco ci sono i rapporti con gli alleati", ha detto). Maurizio Stefanini 04 LUG 2013
L'Europa e una sfida a colpi di quoziente familiare Una delle ragioni che hanno portato all’elezione di Hollande è stata l’insofferenza della maggioranza dei francesi che non ne poteva più dell’acquiescenza ai diktat tedeschi con cui Sarkozy stava liquidando quel complesso di particolarità nazionali complessivamente note come “eccezione francese”. Ma adesso con la riforma del quoziente familiare lo stesso Hollande è costretto a toccare proprio uno degli elementi fondanti di questa “eccezione”: almeno dal punto di vista del contribuente. E questo proprio mentre Angela Merkel, nell’imminenza del voto di settembre, razzola per i suoi elettori tedeschi in modo opposto da come predichi per gli altri europei, aumentando gli assegni familiari. Maurizio Stefanini 05 GIU 2013
Linus e gli altri C’erano una volta in Italia i duelli sportivi Guerra-Binda, Coppi-Bartali, Rivera-Mazzola. Ci furono agli albori della tv privata i grandi duelli Dallas-Dynasty e Uccelli di rovo-Venti di guerra, in cui la vittoria delle soap di Canale 5 portò anche Rete 4 sotto il controllo di Berlusconi. E ci fu anche, nel mondo dei fumetti, il grande duello Linus-Eureka. Linus, dal nome del personaggio di Charlie Brown con la coperta e il dito in bocca, era stata creata nel 1965 da Giovanni Gandini e Oreste del Buono: una rivista per presentare per la prima volta in Italia in modo organico il fumetto come prodotto per adulti. E così erano arrivate da noi anche alcune delle strisce comiche Usa di maggior successo – Peanuts, B.C., Wizard of Id, Beetle Bailey -, le serie americane di satira politico sociale - Li’l Abner, Pogo e le tavole di Feiffer – e le grandi serie avventurose come Jeff Hawke e Dick Tracy. Maurizio Stefanini 31 MAG 2013
La sfida argentina tra calcio e politica a colpi di auditel È vero che è stato il derby in finale di Coppa Italia a far crollare l’affluenza al voto amministrativo di Roma? Probabilmente, non più di tanto: nella capitale c’è un picco, ma l’assenteismo è stato forte in tutta Italia. In Argentina, invece, il responso è stato inequivocabile: la politica ha sconfitto il calcio. Una politica che tecnicamente era informazione, e un calcio che in realtà mascherava la politica. Il grande match c’è stato domenica, alle 21,30 locali. Da una parte Fútbol para Todos: la diretta tv da Rosario di Newell’s – Boca Huniors, partititissima della Primera División argentina. Dall’altra Periodismo para Todos: programma giornalistico di Jorge Lanata in onda su Canal 13, sintesi improbabile tra Report, Ballarò, Striscia la Notizia, Santoro e Vespa. Maurizio Stefanini 27 MAG 2013
Gente luoghi vita La recensione del libro di Arrigo Levi, Aragno, 270 pp., 12 euro Maurizio Stefanini 25 MAG 2013
L'eterna guerra degli okies contro i tornado “Da una parte c’è il Golfo del Messico, da cui viene aria calda e umida. Dall’altra le Montagne Rocciose, da cui viene aria fredda e secca. In mezzo le Grandi Pianure degli Stati Uniti. E' questo il contesto geografico in cui si formano i tornado. Il contrasto tra aria calda e fredda determina le supercelle, con venti in rotazione che salgono lungo le nubi”. Il metereologo dell’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima presso il Dipartimento Terra e Ambiente del Cnr, Andrea Buzzi, spiega così al Foglio le ragioni della formazione del tornado che oggi è tornato a colpire lo stato dell'Oklahoma (ce ne sono stati 41 negli ultimi 117 anni) nonché i rischi a cui sono sottoposte tutte le pianure che si trovano tra mare e montagne. Leggi Il tornado in Oklahoma - Guarda le foto Maurizio Stefanini 21 MAG 2013
Dal Parlamento ai film, da Palazzo Chigi alle canzoni. Così Andreotti è arrivato dappertutto Nel 1963, in "Gli onorevoli", famoso film di Sergio Corbucci, assieme a una candidata democristiana interpretata da Franca Valeri, a un comunista interpretato da Aroldo Tieri, a un liberale interpretato da Gino Cervi e a un missino interpretato da Peppino De Filippo, tra i bonariamente presi in giro c’è anche un monarchico interpretato da Totò, che diventerà memorabile per il suo martellante “Vota Antonio!”, e la cui moglie però vota Dc. Per la precisione “Giulio”: “Non c’è rosa senza spine, non c’è governo senza Andreotti!”, spiega. Maurizio Stefanini 06 MAG 2013
La guerra per il dominio dell'Amazzonia E' guerra per l’Amazzonia. Una guerra virtuale su un qualcosa di virtuale, ma non per questo meno feroce. Da una parte il Brasile e altri Paesi sudamericani; dall’altra la Amazon, il gigante delle vendite on line con sede a Seattle. In mezzo, il nome di uno dei nuovi domini di secondo livello che potrebbero essere registrati in base alla liberalizzazione del 12 gennaio 2012. Che Amazon vorrebbe destinare alle vendite, e i sudamericani alla tutela della grande foresta pluviale. Giova sottolineare come in origine il termine non era né sudamericano e né nordamericano, ma legato al mito greco. Maurizio Stefanini 02 MAG 2013