Ecco come l'Italia sta pianificando il suo rilancio economico in America Latina “Stiamo uscendo proprio in questi giorni dalla crisi economica e finanziaria, e possiamo ricominciare a fare politica estera proprio partendo dall’America Latina e dai Caraibi”, ha detto Enrico Letta alla VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. E poiché la VII si farà nel 2015 a Milano in concomitanza con un’Expo che la città ha strappato a Smirne proprio grazie all’appoggio decisivo dei latino-americani, Letta promette anche che “l’Expo 2015 sarà l'occasione per raccontare al mondo l'Italia del futuro”. Maurizio Stefanini 13 DIC 2013
Rottamarsi un po'/15 Il sindaco di Firenze vuole essere un Berlusconi che batte sul tempo Grillo Un democristiano diventato segretario degli eredi del Partito comunista che fa discorsi berlusconiani e si presenta come un rottamatore in stile Grillo: il segreto di Renzi è di essere riuscito a farsi sintesi pressoché perfetta. Tangentopoli, col passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, segnò la distruzione dei partiti storici del Pentapartito. Maurizio Stefanini 10 DIC 2013
Il suo Sudafrica. Cronache da un paese orfano Ora che Mandela non c’è più Su quel che sarebbe successo in Sudafrica se non ci fosse stato Nelson Mandela può forse dare un’idea la storia dello Zimbabwe di Robert Mugabe: i bianchi espropriati e costretti alla fuga; due milioni di neri di origine straniera espulsi; 20.000 uccisi nella pulizia etnica del Matabeleland; la ricchezza nazionale scesa del 20 per cento; la produzione agricola del 26 per cento; l’inflazione più alta del mondo; il 70 per cento della popolazione disoccupato; il 35 per cento con l’Aids; tre milioni di persone che hanno bisogno di aiuto alimentare permanente (ma il governo distribuisce gli aiuti internazionali solo a chi è fedele al potere); l’aspettativa di vita ridotta a 30 anni; mezzo milione di persone senza casa e un milione emigrato all’estero; brogli elettorali a catena per consentire al presidente di restare ancora abbarbicato al potere a 89 anni. Maurizio Stefanini 10 DIC 2013
Il leader che volevano santo In Italia si combatte sul Piave, quando il 18 luglio 1918 Rolihlahla Mandela nasce nel villaggio di Mvezo. Mussolini sta ponendo fine alla democrazia italiana quando a sette anni un insegnante della scuola metodista che frequenta gli cambia quell’impronunciabile nome di battesimo, che significa letteralmente “tirarami” e in senso traslato “piantagrane” o “rompiscatole”: forse per aver tirato troppi calci nella pancia di sua madre durante la gravidanza. Leggi La notizia - Guarda Il Sudafrica piange Madiba Maurizio Stefanini 06 DIC 2013
Così i cinesi guastano le feste agli americani Si accusa spesso la globalizzazione di imporre ai cittadini di tutto il mondo il modo di mangiare all’americana, con danni alle culture gastronomiche locali. Ma il recente allarme rimbalzato anche dalle pagine del New York Times ci ricorda che pure la più tradizionale cucina statunitense può essere paradossalmente vittima dell’americanizzazione. Dopo quello del Thanksgiving Day, infatti, anche il menu di Natale e Capodanno soffrirà per il terribile rincaro delle noci pecan, il cui prezzo quest’anno è salito del 30 per cento rispetto al 2012. Maurizio Stefanini 04 DIC 2013
Proibire o anche no Né permessa né autorizzata: la classica situazione “vecchia come il mondo” per cui la prostituzione in sé non è illegale, ma è illegale per la prostituta adescare il cliente in strada, è illegale per il cliente richiedere in pubblico, è illegale possedere o gestire una “casa di tolleranza” ed è illegale “proteggere” una prostituta è un compromesso comune all’Italia e a molti altri paesi. Dal Regno Unito al Canada, passando per Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Maurizio Stefanini 22 NOV 2013
Perché la Russia non applica a Greenpeace il modello Snowden Nel 1986, dopo Chernobil, Greenpeace fu autorizzata nel clima della Glasnost ad aprire un ufficio a Mosca. E fu una storica avvisaglia di apertura pluralista in un sistema in cui vigeva ancora formalmente il partito unico. Ma forse con una punta di equivoco, o più di una. Da una parte, infatti, il 10 luglio dell’anno prima la Rainbow Warrior, nave ammiraglia della flotta di Greenpeace, era stata affondata da agenti francesi nel porto neo-zelandese di Auckland, per impedirle di compiere azioni di disturbo contro i test nucleari disposti dal governo di Parigi nell’isola di Mururoa. Maurizio Stefanini 10 OTT 2013
Privatizzazioni che non t'aspetti: il kalashnikov E anche il Kalashnikov viene ora privatizzato. Proprio mentre sui giornali di tutto il mondo viene annunciato l’arrivo di una nuova versione “di quinta generazione” destinata a essere data in dotazione all’esercito russo entro il 2014, arriva la notizia che la società di Stato Rostec ha raggiunto l’accordo per vendere il 49 per cento del capitale sociale del consorzio che produce il mitra più famoso del mondo. Saranno Andrei Bokarev e Alexei Krivoruchko a fornire gli 1,3 miliardi di rubli necessari per entrare nella Izhevsk Machine Works (Izma): il primo è il presidente di Transmashholding, la più grande produttrice di locomotive e materiali ferroviari della Russia; il secondo è il proprietario di Aeroexpress, società specializzata in collegamenti ferroviari con gli aeroporti. Maurizio Stefanini 30 SET 2013
Che cos'è il "parbuckling" Prima della Costa Concordia La stampa italiana ha ora scoperto la parola “parbuckling”, ma gli etimologisti dell’inglese in realtà non sanno da dove il termine salti fuori. Pronunciata in origine “parbunkle”, si iniziò a usare attorno al 1620, l’epoca dei grandi vascelli che attraversavano gli oceani carichi soprattutto di barili, che erano i container dell’epoca. E il parabunckle, poi parabuckle, era in origine una corda, che veniva usata appunto per movimentare i barili più pesanti, facendoli ruotare su sé stessi. Dalla corda, il termine iniziò a indicare anche un qualunque paranco o leva usato per lo stesso scopo. Dallo strumento nacque in seguito il verbo, “parabuckling”, per indicare la tecnica del far ruotare i barili. Maurizio Stefanini 16 SET 2013
Narcos messicani, tra arresti e telenovelas Hanno arrestato Alberto Carrillo Fuentes: capo del Cartello di Juárez, nome di battaglia “Betty, la fea". Per il governo del presidente messicano Enrique Peña Nieto, è il terzo grande colpo al narcotraffico in appena un mese e mezzo. Il 15 luglio, a otto mesi dall’insediamento del nuovo presidente, era infatti stato catturato da marines calati in elicottero sulla sua camionetta Miguel Ángel Treviño Morales alias “Z-40”: il capo di quel Cartello Los Zetas composto da soldati di élite dell’esercito messicani che prima avevano deciso di diventare il braccio armato del Cartello del Golfo, e poi di diventare un cartello a loro volta, sfidando proprio il gruppo di origine. Maurizio Stefanini 03 SET 2013